linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la loro ripartizione, i loro reciproci rapporti, nonché la funzionalità delle singole lingue sotto differenti aspetti (fonetico, sintattico, lessicale, semantico), sia nella struttura con cui si presentano in un determinato momento della loro storia sia nella loro evoluzione attraverso il tempo; è termine oggi più comune che glottologia, che tuttavia si conserva come denominazione corrente della materia nell’ordinamento universitario italiano (ma con sign. più ristretto, indicando soprattutto lo studio storico-comparativo delle lingue indoeuropee). In base al particolare oggetto o settore di studio, alla direzione di ricerca, ai metodi seguiti, si distingue in: l. indoeuropea, semitica, germanica, slava, romanza, ecc.; l. generale, che studia globalmente le condizioni di funzionamento delle lingue e la loro tipologia; l. diacronica o storica, che studia il trasformarsi di una data lingua in successione temporale; l. sincronica o descrittiva, che studia una determinata lingua in un dato momento (un suo particolare indirizzo è la l. strutturale, che si propone di determinare le strutture interne di un dato sistema linguistico, analizzando i rapporti e le opposizioni dei diversi elementi che lo costituiscono); l. applicata, che ha per fine l’utilizzazione delle conoscenze della linguistica in settori particolari, come l’insegnamento, la psicologia, la traduzione in (e da) lingue straniere, l’informatica; l. quantitativa o statistica o matematica (o anche, secondo l’uso ingl., computazionale), che studia i fenomeni linguistici, sincronici o diacronici, con metodi statistici e quantitativi, sia per ricerche di tipo tradizionale (lessicologiche, fonologiche, ecc.) sia per operazioni logico-matematiche su dati linguistici formalizzati e analizzati con procedimenti automatici; l. comparativa o ricostruttiva, che confronta lingue geneticamente affini, in genere con l’obiettivo di ricostruirne le fasi arcaiche non documentate; l. contrastiva, che mette invece a confronto struttura e funzionalità di due lingue indipendentemente dall’affinità genetica; l. areale o spaziale, o geolinguistica, che cerca di mettere in relazione i processi innovativi di lingue e dialetti con la distribuzione geografica di chi parla tali lingue e dialetti. Discipline affini o integranti della linguistica sono la biolinguistica, la psicolinguistica e la sociolinguistica (v. le singole voci).