limite /'limite/ s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. - 1. a. [linea terminale o divisoria: il l. fra due stati; il l. d'un terreno] ≈ bordo, confine, limitare, margine. ↔ centro. b. (estens., lett.) [qualsiasi contrassegno avente la funzione di determinare il confine di un terreno] ≈ delimitazione, recinzione. ⇓ cippo, solco, steccato. 2. (fig.) [livello massimo a cui può giungere qualcosa, termine che non può o non deve essere superato: l. di tolleranza; i l. della mente umana] ≈ confine, frontiera, margine. ● Espressioni: mettere (o porre) un limite (a qualcosa) ≈ arginare (ø), contenere (ø), frenare (ø), limitare (ø); passare il limite [dire o fare cose estreme o esagerate] ≈ (fam.) andare troppo in là, esagerare, passare il segno, prendersi delle libertà, (lett.) trasmodare. ↔ controllarsi, moderarsi. ▲ Locuz. prep.: al limite ≈ addirittura, al massimo, tutt'al più; entro certi limiti [per indicare un livello che non può o non deve essere superato: entro certi l. possiamo provarci] ≈ fino a un certo punto, in una certa misura; senza limiti [privo di restrizioni] ≈ illimitato, infinito. ↔ finito, limitato. 3. [con funz. di agg. invar., punto oltre il quale non è possibile spingersi: carico l.] ≈ massimo. [⍈ FINE]