libroide
s. m. Libro di argomento vario (ritratto autobiografico, collezione di barzellette, ricettario, ecc.), firmato da un personaggio celebre. ◆ Cadono quindi tutte le distinzioni di genere e viene invece alla ribalta con dimensioni sovraumane (ahi, Nietzsche, ahi, Adorno, che fine avete fatto...) il personaggio celebre. Calciatori, cantanti, attori, presentatori, comici, politici, conduttori, capitani d’industria, personaggi della cronaca, tutto il vasto popolo delle celebrità
– il regno degli dei – si benigna di elargire ai comuni mortali i propri doni: i loro libroidi, appunto (Gian Arturo Ferrari, la Repubblica, 1° aprile 2012).
Derivato dal s. m. libro con l’aggiunta del suffisso -oide, sul modello di fattoide. Già attestato nell’accezione di ‘libro virtuale, e-book’ nella Repubblica dell’11 dicembre 2010, p. 43, ‘Cultura’ (testo di Derrick de Kerckhove raccolto da Raffaella De Santis).