libare1
libare1 v. tr. [dal lat. libare, affine al gr. λείβω «versare a goccia a goccia»], letter. – 1. Offrire alla divinità, versare sull’altare o altrove un liquido facendo una libagione: l. vino agli dei; chi sedea A libar latte e a raccontar sue pene Ai cari estinti (Foscolo). Spesso usato come intr.: l. alla divinità (e fig., con il sign. di brindare: l. alla vita, all’amore); l. col vino, col latte, col miele, ecc. 2. Sorbire a fior di labbra, assaggiare, gustare, delibare: delle pure acque sole Liba una stilla (Tommaseo); è vin ... chi lo liba Questa notte non morrà (Boito); e con uso assol.: Libiam ne’ lieti calici Che la bellezza infiora (F. M. Piave, nel libretto della Traviata). Anche in senso fig., poet.: l. la gioia, l. l’amore; i dolci baci ella sovente Liba or da gli occhi e da le labra or sugge (T. Tasso).