liaison
‹lie∫õ′› s. f., fr. [lat. tardo ligatio -onis, der. di ligare «legare»]. – 1. Termine corrispondente all’ital. legamento e anche a legame, con le varie accezioni, concrete e astratte, di questi due termini. Particolarmente noto, anche nell’uso ital., con il sign. di «legamento» come fenomeno di fonetica sintattica (v. legamento e raddoppiamento); riferito alla lingua francese, esso indica più precisamente il fatto di pronunciare due parole consecutive legando la consonante finale della prima (che non si farebbe sentire se la parola fosse pronunciata da sola o seguita da una pausa, né davanti a consonante o h aspirata) alla vocale iniziale della parola seguente, anche se preceduta da h muta: per es., beaucoup aimé ‹bokupemé›, petits enfants ‹pti∫ãfã′›, les hommes ‹le∫òm›; tale legamento, che in alcuni casi è automatico e obbligatorio e in altri è facoltativo (in relazione anche a scelte stilistiche), determina per alcune consonanti una variazione di pronuncia: per es., in grand homme la d è pronunciata t, in moyen âge l’en non è nasalizzato, ecc. 2. fig. Legame sentimentale.