leguminose
leguminóse s. f. pl. [lat. scient. Leguminosae, der. del lat. class. legūmen -mĭnis «legume»]. – Piante dicotiledoni caratterizzate da un frutto secco deiscente monocarpellare che, in generale, si apre lungo la sutura mediana e la nervatura dorsale del carpello, ma può anche suddividersi in segmenti indeiscenti (v. lomento): sono piante erbacee, arbustive o arboree con foglie prevalentemente alterne, per lo più composte e stipolate; hanno fiori in generale riuniti in infiorescenze a racemo, corimbo, spiga o capolino e quasi sempre ermafroditi. Nella botanica sistematica costituiscono un ordine con circa 17.000 specie, distribuite nelle tre famiglie: mimosacee, cesalpiniacee e fabacee o papiglionacee; secondo alcuni autori sono considerate una famiglia delle rosali. Gran parte di queste piante sono utili per usi alimentari (legumi e semi di fagiolo, soia, pisello, ecc.), medicinali (tamarindo, liquirizia), foraggeri (trifoglio, medica), industriali (legnami, legni tintorî, gomme, tannino, copali, olî grassi, ecc.); parecchie specie sono ornamentali.