legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime monarchico in una nazione dove la monarchia sia decaduta per la proclamazione della repubblica. In partic., furono così chiamati in Francia i sostenitori della linea primogenita dei Borboni che nel 1830 rifiutarono di giurare fedeltà al re Luigi Filippo; in Spagna, nel sec. 19°, i partigiani di don Carlos, detti anche carlisti (v. carlista); e in Italia, dopo il 1860, i seguaci dei principi spodestati di Parma, Modena, Toscana e Napoli. 2. agg. Relativo al legittimismo o ai legittimisti, che è fondato sul legittimismo o ne professa e sostiene la dottrina: atteggiamento l., idee l.; movimento, partito legittimista.