lattuga
(ant. lattuca) s. f. [lat. lactūca, der. di lac lactis «latte» per l’umore che contiene]. – 1. a. In botanica, genere di piante della famiglia composite liguliflore, con un centinaio di specie dell’emisfero boreale; in Italia se ne conoscono nove specie, tra le quali la scarola o lattuga selvatica o indivia selvatica (Lactuca serriola), comune nei coltivati e incolti: sono erbe annue o bienni, con foglie intere, ma largamente dentate, ricche di latice (v. lattucario). b. Pianta erbacea (Lactuca sativa) del genere omonimo, alta fino a un metro, con fusto semplice o ramoso, foglie intere o dentate, fiori in capolini gialli pallidi; si conoscono numerose varietà colturali, che forniscono le più comuni erbe da insalata, tra cui: l. rossa, con foglie rosso-brune o variegate, l. cappuccina, con foglie riunite a palla, l. romana, con foglie erette, allungate e nervatura mediana grossa e bianca, l. crespa, con foglie ondulate e increspate. 2. fig. Gala di tela o di pizzo pieghettato o increspato, in uso nei sec. 15° e 16° e anche alla fine del sec. 18° come guarnizione del collo e dei polsi negli abiti maschili (così detta perché somigliante a foglie di lattuga). 3. L. marina: alga delle clorofite (Ulva lactuca), della famiglia ulvacee, il cui tallo è ampiamente espanso, sottile, più o meno increspato, di un bel verde smeraldo, comune sulle spiagge. 4. L. ranina: erba acquatica (Potamogeton crispus), della famiglia potamogetonacee. ◆ Dim. lattughina; accr. lattugóna (e anche lattugóne m., nel sign. 2); pegg. lattugàccia. Alcuni di questi alterati, e altri registrati a loro luogo, sono anche nomi di piante diverse dalla lattuga.