lapislazzuli
lapislàżżuli (anche lapislàżuli, lapislà[ż]żoli, ecc.) s. m. [dal lat. mediev. lapis làzuli, propr. «pietra del làzulum», cioè del lapislazzuli; làzulum, o lazur, è un adattamento dell’arabo lāzuward: v. azzurro]. – Antica denominazione del minerale lazurite, oggi usata per indicare un’associazione di varî minerali del gruppo della sodalite, in cui prevale la lazurite, e comprendente inoltre, come impurità, cristalli di calcite, pirosseni, anfiboli, mica, granuli di pirite; l’insieme ha l’aspetto di una massa compatta di colore azzurro oltremare intenso, talora sbiadito (pietra femmina) e non sempre uniforme. Il lapislazzuli è stato usato nell’antichità come amuleto, come medicinale e, finemente macinato, come pigmento azzurro; oggi gli esemplari migliori vengono adoperati come gemme, mentre con quelli più scadenti si fabbricano varî oggetti ornamentali.