ladrone
ladróne s. m. [lat. latro -ōnis]. – Ladro di strada, rapinatore che assalta per predare e non esita neanche dinanzi all’assassinio, soprattutto con riferimento a tempi passati: i viaggiatori furono assaliti e spogliati da una banda di ladroni; pallido ladron ch’a teso orecchio Il fragor delle rote e de’ cavalli Da lunge osserva (Leopardi). Nell’uso com., è sentito spesso come accr. di ladro o usato enfaticamente come sinon. di questo: il suo amministratore è un l.; l. di mare, espressione con cui nel passato, e spec. nel sec. 17°, erano indicati i pirati. Il buono e il cattivo l., o i due l., i due malfattori che, secondo i Vangeli, furono crocifissi con Gesù Cristo, uno a destra e uno a sinistra. Aceto dei quattro (o dei sette) l., antico farmaco che avrebbe preso il nome, secondo la tradizione, da un gruppo di ladroni, spogliatori di appestati ma immuni dal contagio per virtù del farmaco di cui furono costretti a rivelare il segreto per avere salva la vita; sarebbe stato composto di aceto, essenza d’aglio, ruta e canfora. Gioco dei l., gioco simile alla dama, molto in voga durante l’impero napoleonico. ◆ Dim. ladroncèllo, ragazzo ladro, o persona che si dedica a piccoli furti.