kudurru
s. m. – Termine accadico che designava pietra o cippo di confine, dai 20 ai 60 cm di altezza, che i Babilonesi collocavano ai limiti dei campi (con funzione analoga al terminus dei Romani); i k. recavano iscrizioni contenenti i documenti di concessione dei campi da parte del re ed erano protetti dalle immagini, intagliate, dei simboli delle più importanti divinità del pantheon.