iugoslavo
(o jugoslavo) agg. e s. m. (f. -a) [dal croato Jugoslaven (serbo Jugosloven), propr. «slavo meridionale», comp. di jugo «sud» e Slaven (Sloven) «slavo», connesso con slava «gloria» e slaven (slavan) «glorioso»]. – Nel sec. 19°, designazione generica e complessiva degli Slavi del Sud, cioè Serbi, Croati e Sloveni, che, con i Montenegrini e i Macedoni, costituirono nel 1918 il regno e successivamente, nel 1945, la repubblica federativa di Iugoslavia (Jugoslavija), organismo politico che dal 1992 (dopo l’uscita di Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia) arrivò a comprendere soltanto le repubbliche di Serbia e Montenegro e che dal 2006, dopo l’ulteriore scissione delle due repubbliche in paesi sovrani, si dissolse. Nel corso del sec. 20°, di conseguenza, sono stati chiamati iugoslavi (come designazione politica più che etnica) gli abitanti delle regioni che di volta in volta sono state comprese sotto il nome di (Regno o Repubblica di) Jugoslavia.