italianese
s. m. (iron.) Lingua ibrida derivante dalla commistione di elementi lessicali e costrutti sintattici penetrati in italiano dall’inglese. ◆ un terzo degli italiani sarebbe analfabeta e un altro terzo ha difficoltà a capire quello che viene detto o letto nella lingua nazionale. Quest’ultimo dato sembra essere il più preoccupante. E l’altro terzo che lingua parla? Un paciugo fatto di espressioni appiccicose e semicolte («porre in essere», «perseguire l’obiettivo», «realizzare un vissuto») e di quel misto tra italiano e inglese che ha portato alla nascita dell’ibrido italianese, infarcito poi dai luoghi comuni dell’orribile linguaggio medio televisivo. (Mina, Stampa, 27 gennaio 2001, p. 1, Prima pagina) • Oggi, la Starbucks, controlla 4.709 bar in tutta la Terra e anche sopra, visti i contratti di fornitura con compagnie aeree. Con un listino di classici caffè all’italiana, serviti da garruli giovanotti e ragazzi chiamati ufficialmente «baristas» che ti traducono seri l’italianese del menu («dopio lattè» vuol dire due porzioni, sir) e un decor didattico-disneyano che illustra agli avventori «medio alti» la storia del caffè, le diverse varietà dei chicchi, il ruolo della Starbucks nel ciclo del chicco, si sorseggia una boccata stimolante di mondo. (Vittorio Zucconi, Repubblica, 10 agosto 2002, p. 17, Politica estera).
Composto dai s. m. italian(o) e (ingl)ese.
Già attestato nella Repubblica del 22 gennaio 1989, p. 28, Cultura (Stefano Giovanardi).