issopo
issòpo (o iśòpo) s. m. [dal lat. hyssopum o hysopum o hyssopus, gr. ὕσ(σ)ωπον o ὕσ(σ)ωπος, voce di origine semitica, cfr. ebr. ēzōb]. – 1. Pianta di identificazione incerta, menzionata varie volte nell’Antico Testamento (e una volta anche nel Nuovo), connessa con riti di purificazione; la parola è soprattutto nota per il versetto 9 del salmo 50: Asperges [nella Vulgata Asparges] me hysopo, et mundabor («mi aspergerai con l’issopo e sarò purificato»). 2. Suffrutice della famiglia labiate (Hyssopus officinalis), alto da 20 a 60 cm, con foglie strette e fiori azzurri o rosei, che vive spontaneo in Italia sui monti ed è anche coltivato; dalle foglie si ottiene, per distillazione in corrente di vapore, un olio essenziale (olio di i.), liquido incolore, solubile in alcol e in etere, impiegato nella preparazione di estratti aromatizzanti; le sommità fiorite si usano in farmacia per la preparazione di infusi o sciroppi con proprietà eupeptiche, espettoranti e carminative.