ispettore
ispettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. inspector -oris, der. di inspectus, part. pass. di inspicĕre «osservare», comp. di in-1 e specĕre «guardare»]. – Persona incaricata di vigilare sull’andamento dei varî settori e uffici dipendenti da un’amministrazione statale o da un’azienda o ente privato, sia come incarico e compito provvisorio, occasionale (nominare, mandare un i.; ricevere la visita di un i.), sia, più spesso, come attività normale. In questo secondo caso, è titolo che in genere corrisponde a un grado o a una funzione specifica in una determinata gerarchia: i. di polizia; i. del lavoro, i. della motorizzazione, funzionarî preposti ai corrispondenti ispettorati; i. tecnici centrali e i. tecnici periferici, costituenti il corpo ispettivo del ministero della Pubblica Istruzione (che ha sostituito i precedenti ruoli degli i. scolastici e degli i. centrali), con competenze varie (formulare proposte in merito ai programmi d’insegnamento e di esame, promuovere attività d’aggiornamento del personale direttivo e docente delle scuole, svolgere attività di studio, ricerca e consulenza tecnica per gli organi centrali e periferici della pubblica istruzione, ecc.), tutte miranti ad assicurare il raggiungimento delle finalità perseguite dalle istituzioni scolastiche ed educative; i. alle gallerie e opere d’arte, nell’amministrazione dei beni culturali; i. generale, nella carriera direttiva del personale delle amministrazioni dello stato, alto funzionario con il compito di vigilare sugli organi e uffici inferiori, nonché sugli enti soggetti alla vigilanza dell’amministrazione, mediante ispezioni e altri mezzi previsti dalla legge. In cinematografia, i. di produzione, chi controlla, a nome del produttore, il piano finanziario e di lavoro stabilito dal direttore di produzione.