isopodi
iṡòpodi s. m. pl. [lat. scient. Isopoda, comp. di iso- e gr. πούς ποδός «piede» (v. -pode)]. – In zoologia, ordine di crostacei malacostraci, a sessi separati, spesso con profondo dimorfismo sessuale (raramente ermafroditi, talvolta anche partenogenetici), alcuni d’acqua dolce e terrestri, la maggior parte marini, che vivono nel plancton, nel bentos litorale e profondo, fra gli scogli e le alghe: di solito piccoli, ma anche lunghi una trentina di centimetri, hanno corpo compresso, costituito di un capo (provvisto di occhi, due paia di antenne, un paio di piedi mascellari), un mesosoma (di regola con sette paia di piedi locomotori, tutti uguali per aspetto e dimensioni), e un metasoma (di sei segmenti, più o meno fusi insieme, di cui l’ultimo grande comprende il telson, e provvisti di piedi nuotatori, funzionanti anche per la respirazione). Fra le specie più note, i porcellini di terra, appartenenti a varî generi del sottordine degli oniscoidei.