islamofascista
(islamo-fascista), s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene al fondamentalismo islamico che pratica la violenza terroristica. ◆ [Charles] Krauthammer non sostiene che la tortura non sia un male. In realtà, la denuncia in termini morali inequivocabili: «La tortura è una cosa terribile e mostruosa». Sostiene però che dopo l’11 settembre la natura del nemico islamofascista ha radicalmente alterato le opzioni delle quali disponiamo rispetto alle modalità di condurre gli interrogatori e che per noi oggi non è solo lecito ma «moralmente doveroso» ricorrere alla tortura. (Andrew Sullivan, trad. di Maria Serena Natale, Corriere della sera, 17 dicembre 2005, p. 18, Commenti) • «Il terrorismo islamo-fascista non è una risposta alla presenza di truppe americane in Afghanistan e Iraq. Inizia prima, con l’attentato alle ambasciate Usa in Kenya e Tanzania nel 1998, con quello all’incrociatore Cole nel 2000. E l’11 settembre non c’erano soldati americani in Afghanistan e Iraq» [Norman Podhoretz intervistato da Roberto Festa]. (Repubblica, 3 gennaio 2006, p. 38, Diario) • I repubblicani devono fare due cose di fondamentale importanza per sconfiggere Hillary [Clinton]. «Primo, devono scegliere come candidato qualcuno che creda veramente nel programma repubblicano. Secondo, devono citare il più spesso e il più accuratamente possibile le dichiarazioni dei candidati democratici». Quanto ai temi che domineranno la campagna elettorale, secondo [Anne] Coulter, ce n’è in realtà uno solo: «Proteggere l’America dagli islamofascisti che ci vogliono annientare». (Amy K. Rosenthal, Foglio, 10 novembre 2007, p. 2).
Adattato dall’ingl. islamofascist.