Iptv
s. f. inv. Sigla dell’ingl. Internet protocol television, Protocollo di emittenza televisiva attraverso Internet. ◆ Per la prima volta i rappresentanti del mondo del cinema, della telefonia fissa e mobile, delle autorità di garanzia e delle istituzioni si troveranno faccia a faccia a discutere di un tema di particolare attualità da quando film e contenuti audiovisivi vengono diffusi anche su internet, Iptv e telefoni cellulari. (Corriere della sera, 17 dicembre 2005, p. 16) • La tv del Vecchio Continente corre sempre più sulla Rete. A metterci la mano sul fuoco è l’istituto di ricerca e-Media, il cui ultimo studio previsionale parla di 2,1 milioni di abbonati in grado di ricevere servizi di Internet protocol television (Iptv) nella sola Europa Occidentale. Se in termini assoluti la cifra è poca roba, confrontata al totale dei telespettatori europei, il trend di crescita è impressionante: più del 90% rispetto alla fine del 2005. (Alessandro De Michele, Finanza & Mercati, 20 ottobre 2006, p. 27, Commenti e Analisi) • Lo scorso 5 febbraio, con uno scarno comunicato, è stato […] annunciato un accordo tra la Cisco e la Rai. Obiettivo dichiarato lo sviluppo di un set top box (uno scatolotto sul televisore digitale) in grado contemporaneamente di ricevere il segnale digitale terrestre e di fare della cosiddetta Iptv, della televisione via internet. (Giuseppe Caravita, Sole 24 Ore, 17 marzo 2007, p. 11, Commenti e Inchieste).
Già attestato nella Stampa dell’8 novembre 2004, p. 27 (Anna Masera).
V. anche supercanale, supertv, Tvip.