ipogeo
ipogèo agg. e s. m. [dal gr. ὑπόγειος o ὑπόγαιος agg., ὑπόγειον sost. (comp. di ὑπό «sotto» e γῆ «terra»); lat. hypogeum s. neutro]. – 1. agg. a. Sotterraneo: tempio i.; sepolcri ipogei. b. Che si trova o vive sotto la terra: ambiente i., in ecologia, l’ambiente che costituisce l’habitat degli organismi vegetali e animali viventi sotto la superficie del suolo (rispettivam. flora i. e fauna i.: per quest’ultima, la vita sotterranea può essere anche periodica, o limitata ad alcune fasi del ciclo vitale); nel complesso dell’ambiente, o dominio, ipogeo si possono distinguere, tra l’altro, un ambiente cavernicolo, costituito dalle cavità naturali accessibili all’uomo, un ambiente delle cavità artificiali, quelle fatte dall’uomo (miniere, sotterranei, catacombe, condotte d’acqua, ecc.), un ambiente endogeo (v. endogeo), un ambiente delle microcaverne (v. microcaverna), e un ambiente interstiziale (v. interstiziale). c. Che si sviluppa dentro il suolo: organi i., in botanica, gli organi della pianta, come la radice, i bulbi, i tuberi, i rizomi, che stanno nel suolo (contrapp. a epigeo); asse ipogeo, nome con cui è anche chiamata la radice. 2. s. m. Ogni vano sotterraneo, sia semplicemente scavato nel terreno, sia rivestito di muratura, adibito o ad abitazione (in tal caso, salvo eccezioni, è proprio solo dei popoli primitivi), o a sepoltura o a luogo di culto; dall’uso, frequente in ogni tempo, del sepolcro sotterraneo, il termine ha assunto comunem. il sign. di tomba sotterranea.: gli i. etruschi. TAV.