iperpresenzialista
(iper-presenzialista), agg. Eccessivamente presenzialista. ◆ [Antonio] Bargone diventato vice-ministro ha preso a guardare da un’altra parte perché spaventato. Non tanto per le guardie o per i ladri ma, confessa oggi, «per il silenzio che lo soffocava». Il silenzio di troppi, il silenzio dei suoi. Qualche nome per non restare nel vago. Di Giovanni Pellegrino, ad esempio. Avvocato, senatore diessino, eletto a Lecce, iperpresenzialista, che solo negli ultimi giorni si è deciso ad affrontare quel che accadeva a Brindisi, 34 chilometri da Lecce. (Giuseppe D’Avanzo, Corriere della sera, 28 novembre 1998, p. 1, Prima pagina) • «Io non ho una tradizione iperpresenzialista, ho realizzato quattro editoriali in 11 anni» [Clemente J. Mimum intervistato da Andrea Battistuzzi]. (Italia oggi, 10 gennaio 2006, p. 20, Media e Pubblicità) • In nove mesi, gli eventi mediatici di e con Nicolas Sarkozy sono aumentati del 450 per cento, fonte ufficiale dell’Eliseo. Iper-presenzialista, nel suo messaggio di fine anno ha detto 48 volte «io» in meno di cinque minuti. E rifiuta l’idea che questa sovraesposizione possa logorare la sua immagine. (Anais Ginori, Repubblica, 18 gennaio 2008, p. 31, Politica estera).
Derivato dal s. m. e f. e agg. presenzialista con l’aggiunta del prefisso iper-.