iperprescrizione
(iper prescrizione), s. f. Prescrizione eccessiva di farmaci, che supera le quote di consumo previste. ◆ «sappiamo tutti che lo Stato vuole risparmiare. A Napoli, dove ho il mio studio di medico, 91 colleghi sono stati accusati di un reato che non esiste: la iperprescrizione di medicinali» [Giuseppe Del Barone, presidente dell’Ordine dei medici, intervistato da Daniela Monti]. (Corriere della sera, 12 febbraio 2003, p. 16, Cronache) • «Senza dati e conoscenza non si può dire con certezza se esiste iperprescrizione: anzi in alcuni casi potremmo scoprire che non c’è corretta copertura farmaceutica», ha sostenuto [Roberto] Raschetti, (Maurizio Paganelli, Repubblica, 24 giugno 2006, p. 24, Cronaca) • Si stupisce pubblicamente della «diffusione del fenomeno della corruzione anche in Piemonte» Antonio D’Aversa, il presidente della Corte dei Conti regionale, in arrivo dalla Toscana. […] Sanità sotto accusa: «La spesa sanitaria rappresenta la voce di maggior rilievo a livello regionale e le ingenti risorse destinatevi sono sempre più frequentemente oggetto di illeciti appetiti». Idem per la spesa farmaceutica «ulteriormente gravata da iper prescrizioni, comparaggio e truffe». (Alberto Gaino, Stampa, 16 febbraio 2008, p. 55, Cronaca di Torino).
Derivato dal s. f. prescrizione con l’aggiunta del prefisso iper-.
Già attestato nel Corriere della sera del 15 febbraio 1994, p. 11, Cronache (Margherita De Bac).