ipermaggioritario
s. m. e agg. Sistema elettorale che esaspera il criterio di rappresentatività proprio del sistema maggioritario; relativo a tale sistema. ◆ Fausto Bertinotti invita all’unità tutte le forze contrarie «all’ipermaggioritario». (Foglio, 22 dicembre 1998, p. 1, Prima pagina) • «Con questo sistema – scrive [Giacomo] Bezzi [presidente del Consiglio della Provincia di Trento] – si creano garanzie sia per la maggioranza che per la minoranza, che permettono a chi sta al governo di attuare il proprio programma e alla minoranza di controllare, avanzare proposte alternative. E tutto ciò deve risultare ben calibrato, senza distorsioni ipermaggioritarie né a favore di un ostruzionismo incontrollato. Su questi concetti mi è parso che convengano tutte le componenti politiche dell´assemblea trentina». (Adige, 18 agosto 2004, p. 23, Trento) • Se, come appare probabile ma non certo, la Consulta darà via libera ad un referendum dagli effetti ipermaggioritari (alla prima lista andrebbe il 54%) e se non si troverà un accordo scaccia-referendum, i partiti che più lo temono, spareranno le proprie cartucce. (Fabio Martini, Stampa, 10 gennaio 2008, p. 6, Interno).
Derivato dal s. m. e agg. maggioritario con l’aggiunta del prefisso iper-.
Già attestato nel Corriere della sera del 1° febbraio 1997, p. 6, In primo piano (Paola Di Caro).