iperconnesso
p. pass. e agg. Che ha un tasso elevatissimo di collegamenti alla rete telematica. ◆ anche in un mondo iperconnesso con una quantità enorme di conoscenza disponibile per tutti, restano differenze enormi. La maggior parte delle persone connesse, infatti, vive nella parte ricca del pianeta. Ignoranza e povertà vanno ancora insieme. (Massimo Razzi, Repubblica, 17 maggio 2006, p. 44) • La banda larga è un affare di pochi Paesi iperconnessi, Usa e Corea in testa, e per tutti gli altri cominciano a scarseggiare i nomi di dominio, cioè gli indirizzi internet grazie ai quali è possibile accedere a blog personali, siti accademici e commerciali. (Arturo Di Corinto, Sole 24 Ore, 22 novembre 2007, nòva24, p. 6) • In termini reali lo stipendio dei neolaureati è sceso dell’8,5 per cento dal 2000. In questo quadro non stupisce che un sondaggio del Pew Research Center riveli che, ai primi posti nelle preoccupazioni dei 43milioni di americani tra 18 e i 29 anni, non figurino né l’Iraq né l’ambiente, ma la salute e l’economia. Non sorprende neanche che le loro ansie generazionali vengano espresse con una maggiore affluenza alle urne e la pretesa che la politica si adegui al loro linguaggio, al loro mondo iperconnesso e alla loro impostazione antiideologica. (Arturo Zampaglione, Repubblica, 21 gennaio 2008, Affari & Finanza, p. 10).
Derivato dal p. pass. e agg. connesso con l’aggiunta del prefisso iper-.