iodio
iòdio (ant. iòdo) s. m. [dal fr. iode, coniato nel 1812 dal chimico e fisico J.-L. Gay-Lussac, che lo trasse dal gr. ἰοειδής «violetto» (comp. di ἴον «viola» e -ειδής (v. -oide), per il colore dei suoi vapori)]. – Elemento chimico, di simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90, appartenente al gruppo degli alogeni, che si presenta come un solido cristallino grigiastro emettente vapori violetti se scaldato. Mai allo stato libero in natura, si rinviene come composto in diversi minerali, nelle acque del mare (da cui si estrae) e in quelle salate dei giacimenti petroliferi; nel regno vegetale solo nelle alghe, in quello animale in vertebrati e invertebrati. Viene usato, sotto forma di varî composti, per preparati fotografici, nell’industria del cuoio, in quella dei coloranti sintetici; in chimica come catalizzatore e come reattivo, in terapia come antisettico e per uso interno. Numero di iodio, la quantità in grammi di iodio che si addiziona a 100 g di un olio o di un grasso, fornendo indicazioni sul suo grado di insaturazione (in quanto gli atomi di iodio si addizionano ai doppî legami). Tintura di iodio, soluzione idroalcolica di iodio e ioduro di potassio, di color rosso bruno, usata come antisettico per uso esterno e come revulsivo. Intossicazione da iodio, malattia comunem. nota col nome di iodismo.