invertito
agg. [part. pass. di invertire]. – 1. In genere, che ha subìto un’inversione, nel verso del movimento o nella disposizione (a differenza di inverso, che esprime oggettivamente un moto o una disposizione contraria a quella normale o precedente, invertito presuppone una causa invertente): guardando una parola nello specchio, le lettere risultano i.; ordine i.; moto i.; motore i., motore a pistoni con la testa dei cilindri posta in basso. 2. In fonetica, riferito a consonante (anche come s. f., un’invertita, le invertite), è sinon. meno com. di cacuminale, e rileva il fatto che rispetto alle dentali o alle alveolari, le cacuminali presentano un’articolazione in cui la massa anteriore della lingua è rivolta indietro (perciò sono dette anche retroflesse). 3. In chimica organica, zucchero i., miscela in parti uguali di glicosio e di fruttosio ottenuta per un processo di idrolisi del saccarosio (con acidi, enzimi, ecc.), usata nella preparazione di marmellate, conserve, bevande, e per mantenere una certa umidità al tabacco (la miscela è così detta perché il suo potere rotatorio risulta levogiro mentre quello del saccarosio è destrogiro). 4. Con eufemismo pseudoscientifico ormai antiquato e percepito oggi come offensivo, di persona che presenta inversione sessuale (sinon. di omosessuale); è più spesso usato al masch., e sostantivato: è un invertito, gli invertiti.