inversione
inversióne s. f. [dal lat. inversio -onis, der. di invertĕre «invertire»]. – 1. Cambiamento in senso contrario del verso del moto, che può essere operato sia mediante un rivolgimento della fronte (come avviene, per es., in una fila di soldati), sia mediante un movimento di retrocessione (come avviene, per es., nell’i. di marcia di un veicolo), sia mediante una conversione, come avviene, per es., nell’i. della rotta, manovra con cui si fa prendere alla nave o all’aeromobile una direzione opposta a quella iniziale; anche in usi fig.: c’è stata un’i. di marcia, un’i. di rotta, e più com. oggi un’i. di tendenza, un profondo mutamento nel comportamento di una persona, nella condotta politica, in manifestazioni e fenomeni sociali, ecc. In elettrotecnica, i. di corrente, procedimento mediante il quale si inverte il verso di una corrente in un circuito grazie a un apposito commutatore (inversore). Per l’i. del gradiente termico dell’atmosfera, o i. della temperatura, in meteorologia, v. temperatura. 2. a. Spostamento nell’ordine o nella disposizione degli elementi (due o più) di un insieme che per lo più prendono il posto l’uno dell’altro, in modo da ottenere una disposizione contraria a quella di prima, o comunque diversa: i. dei termini di una proposizione. In partic., i. di un costrutto o i. sintattica (o assol. inversione), la disposizione delle parole di un costrutto sintattico in modo diverso da quello normale e più semplice, soprattutto per effetti stilistici: le i. sono frequenti nella poesia; i. elegante, studiata, contorta, forzata, che genera oscurità. In enigmistica, i. di frase, gioco che deriva da uno scambio di parole in una frase, o da un’ordinata lettura invertita della frase stessa, oppure da uno scambio speciale di desinenze in una frase (esempî: l’interesse del tasso, il tasso dell’interesse; fiori di campo, campo di fiori; leggere la canzone, canzonare la legge). b. In musica, procedimento contrappuntistico in base al quale una melodia viene trasformata invertendo la direzione dei suoi singoli intervalli rispetto alla nota iniziale, cosicché ogni intervallo ascendente diventa discendente e viceversa: per es., se si considera una melodia costituita dalle note do3-re3-mi3-la3-fa3-sol3-do3, la sua inversione è costituita dalla melodia do3-si3-la3-mi3-sol3-fa3-do3 (nel procedimento dell’inversione non vengono modificati né le ampiezze dei singoli intervalli, né la configurazione ritmica della linea melodica originale). c. Nella logica formale, operazione che introduce la negazione tra il soggetto e il predicato di una data proposizione ipotetica, ottenendo una nuova proposizione che ha per ipotesi la negazione dell’ipotesi della prima e per conseguenza la negazione della conseguenza di questa. 3. a. Passaggio, spontaneo o provocato, da una situazione, da uno stato, da un modo di essere alla situazione, allo stato o al modo contrario; per es., nella tecnica fotografica, i. dell’immagine, procedimento con cui si trasforma in positiva un’immagine negativa sulla medesima pellicola o lastra. b. In biologia, i. del sesso, caso estremo della intersessualità, in cui un individuo di un sesso a un certo momento della vita si trasforma acquistando i caratteri e la funzionalità del sesso opposto: è un fenomeno normale in tutti gli ermafroditi consecutivi, che funzionano prima come maschi, poi si trasformano in femmine o, più raramente, viceversa (per es., alcuni crostacei, varî molluschi, e i fiori di alcune fanerogame). c. In chimica, conversione, con mezzi fisici e chimici, di uno stereoisomero in derivati che presentano stereoisomeria contraria: per es., nel campo della stereoisomeria geometrica, la trasformazione dell’acido fumarico (forma cis) in acido maleico (forma trans); in quello della stereoisomeria ottica, l’idrolisi del saccarosio (destrogiro) in una miscela di destro-glicosio e levo-fruttosio che risulta levogira. d. In fisica, i. di una molecola, passaggio di una molecola da una certa configurazione alla sua immagine speculare, che non può essere ottenuta tramite una semplice rotazione della molecola stessa; quando la barriera di potenziale che separa le due configurazioni è sufficientemente bassa (per es., nella molecola di ammoniaca), si può avere un’oscillazione tra una configurazione e l’altra, con emissione di radiazioni (spettri di inversione). 4. Rovesciamento, capovolgimento, in senso proprio e fig.: i. dell’utero, condizione morbosa, che può verificarsi nella fase di secondamento del parto, consistente nel rovesciamento parziale o totale a dito di guanto dell’utero. Nel linguaggio giur., i. dell’onere della prova, il rovesciamento del principio generale riguardante l’onere della prova, con la conseguenza che l’onere stesso della prova grava in alcuni casi sul convenuto (così è, per es., nella responsabilità per la circolazione dei veicoli, che viene meno quando il conducente provi di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno).