invasatura
invaṡatura s. f. [der. di invasare2]. – 1. a. L’operazione di mettere in vaso una pianta. b. Sorta di gabbia in cui si collocano le radici di grosse piante quando debbono essere trapiantate in altro terreno. 2. a. Nelle costruzioni navali, specie di robusta slitta composta di due lunghe traverse orizzontali (vasi) che corrono longitudinalmente alla nave, sulle quali vengono fissati dei montanti di legno o di acciaio – per lo più mediante cavi di canapa o di acciaio –, costruita sotto la nave per sostenerla durante il varo, in modo da essere facilmente smontata e recuperata dopo il varo. b. Specie di incastellatura per tenere in secco le imbarcazioni e consentire eventuali lavori alle parti abitualmente immerse; è costituita essenzialmente da due sostegni trasversali (morse) opportunamente sagomati per accogliere scafi con carena a V (in tal caso è detta anche sella) oppure, per gli scafi a deriva fissa, da montanti laterali uniti superiormente da una trave imbottita (ventriera). c. Denominazione impropria dello speciale pontile che permette alle navi-traghetto, attrezzate per il trasporto di vagoni e carri ferroviarî, di effettuare le operazioni di carico e di scarico. 3. In meccanica, e nelle costruzioni in genere, il graduale allargamento (verso l’esterno) di un foro destinato ad accogliere un organo d’accoppiamento (sinon. quindi di invito: v. invito2, nel sign. 6).