invasare1
invaṡare1 v. tr. [der. di invaso, part. pass. di invadere]. – 1. Di sentimento violento, impossessarsi dell’animo e della mente in modo da escludere ogni altro sentimento e muovere ad agire ciecamente, senza riflessione (in questa accezione, è usato soprattutto nella forma passiva): era invasato dalla paura, dal furore, dalla gelosia, dalla passione, dall’odio; per estens., essere invasato da un’idea fissa, esserne dominato, ossessionato; ormai solo scherz. o iron., essere invasato dall’estro, dalle Muse, e sim., per indicare la forza dell’ispirazione poetica, l’eccitazione della fantasia nell’atto creativo. Più com., essere invasato dal demonio, dallo spirito maligno, esserne posseduto; spesso in senso fig., essere fuori di sé, in preda al furore. 2. a. Come intr. pron., invasarsi di un’idea, di un autore, di un romanzo, ecc., inebriarsene, esserne infatuato. b. intr. (aus. essere), ant. Avere la mente turbata, uscire di senno. ◆ Part. pass. invaṡato, anche come agg. (in senso proprio e fig.): essere, parere invasato, trovarsi, mostrarsi in uno stato di grave eccitazione; anche come s. m. (f. -a): era, sembrava un invasato.