invadere
invàdere v. tr. [dal lat. invadĕre, comp. di in-1 e vadĕre «andare»] (pass. rem. invaṡi, invadésti, ecc.; part. pass. invaṡo). – 1. Entrare con impeto, con violenza, con la forza delle armi in un territorio, per occupare, depredare, saccheggiare, o anche per stanziarvisi come conquistatori: le orde barbariche avevano invaso l’Italia; l’esercito nemico, superata la resistenza dei difensori, invase la città; Armi e sostanze t’invadeano ed are E patria e, tranne la memoria, tutto (Foscolo); anche di terreni o luoghi circoscritti: apertosi un varco, gli assalitori invasero la pianura; i. l’accampamento, la fortezza. Talora riferito a persona singola, in quanto irrompa con un esercito di cui è a capo: Serse invase la Grecia. 2. estens. a. Di folla, fare irruzione in un luogo, con o senza intenzioni ostili: i ribelli invasero il palazzo del governo; i dimostranti tentarono di i. il municipio; alla fine della partita, gli spettatori invasero il campo; più genericam., entrare in folla, in gran numero: i. il teatro, la sala, la piazza; scherz.: gli amici mi avevano invaso la casa; fig. (col sign. generico di occupare): tutti i pubblici uffici sono stati invasi dagli aderenti al partito vincitore. b. Di animali, piante o d’altre cose, occupare un luogo espandendovisi e recandovi danno: i lupi invasero il villaggio; le cavallette avevano invaso la regione; la cantina era invasa dai topi; abbiamo l’orto invaso dalle erbacce (o dalle lumache); il torrente in piena ha invaso i seminati; il fuoco aveva ormai invaso i capannoni. c. In usi fig., col sign. generico di diffondersi e con connotazioni varie: le tenebre invadevano ormai la vallata; la barbarie minacciava d’i. l’Europa; la desolazione ha invaso quella famiglia; un organismo ormai invaso dalle metastasi; i. il mercato, di prodotto che venga messo in vendita in gran quantità. Di malattie epidemiche o di mali morali, propagarsi: il colera aveva invaso la città e il contado; il malcostume, la corruzione che invade la società, la pubblica amministrazione. Anche di passioni che dominano l’animo determinandone l’azione o il comportamento: l’ira, Che anche i più saggi invade, il petto accese Di Meleagro (V. Monti); era invaso dall’ambizione; un cieco furore l’invase; analogam., essere invaso dal demonio, più com. invasato. d. Con altro senso fig., i. il campo di ..., arrogarsi funzioni, attribuzioni che spettano ad altri, ingerirsi in cose che non sono di propria competenza: i. il campo del potere giudiziario; non possiamo i. il campo dei colleghi. ◆ Part. pres. invadènte, frequente come agg. e sost. (v. la voce).