introdotto
introdótto agg. e s. m. [part. pass. di introdurre]. – 1. agg. Oltre ai varî sign. proprî del verbo (con i quali conserva per lo più il valore di participio), ha, come vero e proprio agg., questi usi partic.: essere i. in una società, in determinati ambienti, avervi conoscenze, relazioni, rapporti d’affari, e sim.; un rappresentante (o agente) commerciale ben i., che ha molti clienti, che ha un largo giro d’affari (meno com., di professionista, commerciante, ecc., che ha numerosa clientela, che ha uno studio, un negozio ben avviato e sim.); prodotto, articolo ben i., che ha incontrato ormai favore, che si vende largamente; persona i. in un’arte, in una scienza, in una disciplina, ecc., che ne ha sufficienti cognizioni ed esperienza. 2. s. m., ant. L’atto d’introdurre, soprattutto nella locuz. per i. di qualcuno, per mediazione, su presentazione: i due compagni ..., per i. d’uno de’ baroni di Salamone, davanti da lui furon messi (Boccaccio).