intrigo
s. m. [der. di intrigare] (pl. -ghi). – 1. Questione o situazione arruffata, confusa, imbrogliata: mettere, attirare, cacciarsi in un i.; trovarsi in un bell’intrigo. Commedia di intrigo, lo stesso che commedia d’intreccio (v. intreccio). 2. a. Maneggio occulto, opera di raggiri e d’imbrogli per conseguire uno scopo con mezzi scorretti o sleali, per ostacolare il corso regolare d’un affare, per provocare disordini, ecc.: ordire intrighi; gli i. di Corte; ottenere un posto, una concessione a furia d’intrighi; i soliti i. di chi vuol pescare nel torbido. b. I. amoroso, tresca, relazione amorosa. 3. non com. Intrico, groviglio: Eravi il filo, onde gl’i. suoi [del labirinto] E le sue cieche vie Dedalo ... aperse (Caro). In senso concr. (poet. e raro), congegno complicato: la macchina parte Da sé col suo trepido i. (Pascoli). ◆ Dim. intrighétto, intrigùccio; pegg. intrigàccio.