intramurario
agg. Che riguarda l’interno di una struttura nella quale si lavora o si è detenuti; che avviene all’interno della struttura stessa. ◆ Il 6 maggio 1997, a seguito della presentazione di queste proposte, l’allora direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria, Michele Coiro, scriveva a tutti i direttori degli istituti penitenziari chiedendo di sapere quale era la situazione delle strutture e quali «interventi di ristrutturazione e di adeguamento» sarebbero stati necessari per preparare stanze adeguate agli incontri riservati e, di conseguenza i problemi di «sicurezza intramuraria» che ne sarebbero conseguiti. (Foglio, 5 dicembre 1998, p. 2) • Rischia di trasformarsi in un terremoto in provincia di Imperia l’ultimatum del ministro della Sanità Livia Turco sul «rientro» rigoroso nelle strutture delle Asl dei medici ospedalieri che hanno scelto di svolgere le loro prestazioni professionali optando a suo tempo per l’«attività intramuraria», meccanismo che consente di dividersi tra orario in corsia e prestazioni professionali «private», con però bollettario «griffato» Asl e tanto di percentuale alla sanità pubblica (e implica la rinuncia alla libera professione nel senso più rigoroso del termine). (Giulio Gavino, Stampa, 18 aprile 2007, Imperia, p. 55) • Bruno Contrada deve restare in carcere. Il Tribunale di sorveglianza di Napoli ha deciso che le condizioni di salute dell’ex numero tre del Sisde non sono così gravi da fargli avere una sospensione della pena. La decisione si basa sul parere dei due esperti secondo i quali la salute del detenuto non è incompatibile con il «regime intramurario». (Corriere della sera, 16 gennaio 2008, p. 19, Cronache).
Derivato dall’agg. murario con l’aggiunta del prefisso intra-.
Già attestato nella Repubblica del 31 marzo 1989, p. 4, Politica.