intirizzire
intiriżżire v. tr. e intr. [prob. der. di intero, alterato per onomatopea] (io intiriżżisco, tu intiriżżisci, ecc.). – 1. tr. Rendere rigido, intorpidire in modo da attenuare la sensibilità e la possibilità di movimento, detto dell’azione del freddo sulle membra: spirava un vento gelido che m’intirizziva le mani e il viso. Raro e ant. con sign. più generico, irrigidire, paralizzare, anchilosare: la malattia gli aveva intirizzito un braccio. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Diventare rigido, perdere la sensibilità e la capacità di movimento per il freddo: con quella brina, vestito così, c’era più che non bisognasse per intirizzir davvero (Manzoni); spesso con sign. estens., sentire molto freddo: in questa stanza si intirizzisce; m’ero intirizzito ad aspettarti. Anche di organi vegetali che vengono bruciati dal gelo: le foglie intirizzivano e cadevano dai rami. ◆ Part. pass. intiriżżito, anche come agg., con gli stessi sign. del verbo: avere gli arti intirizziti; uscì dall’acqua tutto intirizzito. Nell’uso tosc., rigido, impalato, tutto d’un pezzo (cfr. interito): stava, camminava tutto intirizzito.