interposizione
interpoṡizióne s. f. [dal lat. interpositio -onis]. – 1. a. L’interporre e più spesso l’interporsi: l’i. della Terra fra il Sole e la Luna provoca l’eclissi lunare; le trattative furono sospese per l’i. di nuove difficoltà. In chimica, acqua di i., quella presente in un cristallo, ma che non è parte integrante della molecola. Letter.: senza i. di tempo, senza por tempo in mezzo; per i. di tempo, col passare del tempo: la doglia gravissima ... incominciò per interposizion di tempo alquanto ad alleviare (Boccaccio). b. ant. Frase parentetica, incidentale: oscura si fa l’orazione, quando, accadendoci molte i., non si soggiunga subito quel che fa di bisogno (Caro). 2. Con riferimento a persona, mediazione, intercessione, intervento in favore d’altri: tutto è stato messo a tacere per l’i. di un personaggio influente; analogam., i. di uno stato, nei rapporti internazionali fra altri due stati. Con sign. specifico, nel linguaggio giur., sostituzione di una persona a un’altra nell’esercizio di un’attività giuridica e in partic. nella formazione di un negozio; si distingue una i. reale, quando la persona interposta è l’effettivo contraente, e si assume i diritti e gli obblighi del contratto, ma non il risultato della sua attività; e una i. fittizia, quando la sostituzione è soltanto simulata, e il vero contraente rimane l’interponente.