Internet-dipendenza
(internet-dipendenza), loc. s.le f. Bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. ◆ Certamente un filosofo può ravvisare in ciò una contraddizione in termini: ma come, si cautela l’utente da un uso smodato di Internet e poi gli si chiede di andare in rete per farsi un test? Kimberly Young, tuttavia, è conscia di questo possibile punto debole e indica di non essere avversa a questo nuovo e utilissimo mezzo elettronico ma di voler tutelare gli utenti da una vera e propria internet-dipendenza. Psicologa clinica, come Tonino Cantelmi autore della prefazione all’edizione italiana, Young fa parte di quegli psicologi che sostengono che la dipendenza non riguarda soltanto le sostanze chimiche ma anche altri aspetti della vita come, ad esempio, il gioco d’azzardo: (Alberto Oliverio, Corriere della sera, 23 aprile 2000, p. 26, Cultura) • «Ho cercato notizie sull’internet-dipendenza. E mi sono resa conto che era arrivato il momento di dire basta e limitare le ore davanti al pc». Ora Mari ha risolto il suo problema e ha anche concluso la tesi, ma non ha detto addio a mouse e tastiera. (Nino Materi, Giornale, 19 settembre 2004, p. 14, Cronache) • «Con la Internet-dipendenza si entra in un mondo staccato dalla realtà. I videogiochi hanno raggiunto dei livelli talmente raffinati che si entra in una realtà virtuale e si ha l’impressione di vivere in questa realtà» [Massimo Ammaniti intervistato da Roberto Rombi]. (Repubblica, 28 aprile 2008, p. 30).
Composto dal nome proprio Internet e dal s. f. dipendenza.
Già attestato nella Repubblica dell’8 ottobre 1996, p. 21, Cronaca (Arturo Zampaglione).
V. anche cyberdipendenza, net-addiction, netdipendenza.