internare [der. di interno] (io intèrno, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [mettere nella parte più interna, far penetrare addentro, anche fig.] ≈ immettere, includere, infilare, inserire, introdurre, (fam.) intrufolare, mettere dentro. ↑ (fam.) ficcare. ↔ estrarre, levare, sfilare, tirare fuori, togliere. ↑ sradicare, strappare. 2. a. (polit.) [relegare nemici o persone sospette in sedi coatte] ≈ imprigionare, recludere, relegare, rinchiudere, segregare. ↑ deportare. ‖ incarcerare. ↔ liberare, mettere in libertà. b. [ammettere in un ospedale psichiatrico una persona affetta da malattia mentale, anche assol.: i. in manicomio] ≈ manicomizzare. ‖ istituzionalizzare, ospedalizzare. ⇑ chiudere, ricoverare, rinchiudere. ↔ dimettere. ■ internarsi v. intr. pron., non com. 1. [spingersi nell'interno di un territorio, anche fig.: i. nella foresta] ≈ addentrarsi, entrare, infilarsi, introdursi, (fam.) intrufolarsi, penetrare. ↑ (fam.) ficcarsi. ↔ levarsi, togliersi, uscire. 2. (non com.) [di attore e di altri, raggiungere un'identificazione emotiva: i. nella parte, nel proprio ruolo] ≈ calarsi, compenetrarsi, identificarsi, immedesimarsi, impersonarsi.