intermettere
interméttere v. tr. e intr. [dal lat. intermittĕre «interporre; tralasciare», comp. di inter «tra» e mittĕre «mandare, lasciar andare»] (coniug. come mettere). – 1. letter. Tralasciare, smettere, sospendere temporaneamente: senza i. a’ suoi soldati o fatica o pena (Machiavelli); le tempeste ... non intermettevano mai di turbarmi (Leopardi). 2. intr. (aus. avere), ant. Divenire o essere intermittente, discontinuo, irregolare: quella cagione che nel nostro caso io credo che si risvegli a fare i. il polso (Redi). 3. rifl., ant. Intromettersi, interporsi, intervenire: Iddio alcune volte pietoso s’intermette (Cellini). Del tempo, frapporsi, intercorrere tra due fatti. ◆ Non è usato il part. pres., che nel sign. 2 e come agg. è sostituito da intermittente. ◆ Part. pass. intermésso, anche come agg., tralasciato, sospeso: ognun tornava all’intermessa Opera (Pascoli); o che si manifesta in modo discontinuo, a intervalli: suono, rumore intermesso; s’udiva lo strepito dell’acqua e il soffio intermesso del vento su i mirti (D’Annunzio).