interiore
interióre agg. [dal lat. interior -oris, compar. formato sulla prep. in «in, dentro» (ma cfr. anche inter «entro»); il superl. corrispondente è intĭmus: v. intimo]. – Propr., che sta più addentro, nella parte più interna; essendosi però perduto il valore di comparativo, è usato in genere come sinon. di interno, soprattutto con riferimento alla vita e ai fatti dello spirito, della coscienza: gli atti i. del culto; un uomo ricco di vita i.; tormento, dramma i.; mondo i., l’insieme di ciò che appartiene allo spirito, alla coscienza, ai sentimenti. Con sign. più generico (non com.): le parti i. di un fabbricato; anche sostantivato: andando una volta per l’interiore dell’Africa (Leopardi), cioè per le regioni interne. Come sost., al plur., gli i., le viscere, gli organi interni della cavità addominale e toracica degli animali; con lo stesso sign., anche le interiora (v. la voce prec.). ◆ Avv. interiorménte, nell’intimo, nel profondo dell’anima: gioire, soffrire interiormente.