intercedere /inter'tʃɛdere/ [dal lat. intercedĕre, propr. "giungere in mezzo, intervenire", comp. di inter- e cedĕre "andare"] (pass. rem. intercedètti, lett. intercèssi, intercedésti, ecc.; part. pass. interceduto, lett. intercèsso). - ■ v. intr. (aus. avere) [farsi intermediario a favore di qualcuno per ottenergli un favore, una grazia e sim., anche con la prep. presso] ≈ adoperarsi, interessarsi, intervenire, mediare, (fam.) mettere (o metterci) una buona parola, (pop.) mettersi di mezzo, perorare (la causa di). ‖ frammettersi, interporsi, intromettersi, [spec. assol.] mettersi in mezzo. ■ v. tr., non com. [cercare di ottenere qualcosa con la propria intercessione, anche con la prep. a del secondo arg. e la prep. per del terzo arg.: i. il perdono, la grazia a Dio per qualcuno] ≈ (lett.) impetrare, implorare, pregare.