intercapedine
intercapèdine s. f. [dal lat. intercapedo -dĭnis «interruzione», comp. di inter- e tema di capĕre «prendere»]. – 1. Spazio che separa due pareti o due superfici parallele o quasi; in partic., in edilizia, il cunicolo che isola i muri degli scantinati dal terreno circostante per impedire infiltrazioni d’acqua, o anche lo spazio d’aria tra due pareti di mattoni o due vetri di un infisso, che assicura l’isolamento termico o acustico. 2. Nella costruzione navale: a. Lo spazio racchiuso tra il fasciame esterno e quello interno della nave. b. Spazio stagno (indicato spesso con la corrispondente voce ingl. cofferdam) lasciato attorno o a fianco di un deposito (di acqua dolce, di nafta, di munizioni, ecc.) per garantire che questo non sia raggiunto da infiltrazioni dannose. c. Soprastruttura, a libera circolazione d’acqua, che circonda in tutto o in parte lo scafo resistente stagno di un sommergibile, e ne forma la coperta.