intenzionale
agg. [der. di intenzione]. – 1. Fatto o detto con intenzione, cioè consapevolmente e con deliberato proposito: la sua allusione era certo i.; errore i.; scusami, la spinta non è stata i.; fallo i., nel calcio o in altre competizioni sportive. Si contrappone a involontario, casuale, e, in diritto penale, a colposo, per indicare il carattere volontario, doloso dell’evento prodotto. Nel linguaggio medico, tremore i., in contrapp. al tremore spontaneo, quello che si verifica nell’esecuzione di un movimento (per es., il tremore della mano nel portare un bicchiere alla bocca), così detto non perché esplicitamente voluto, ma perché in rapporto con un’azione volontaria. 2. ant. Nel linguaggio della filosofia scolastica, pertinente all’intenzione (detta anche specie intenzionale), cioè all’immagine o forma dell’oggetto conosciuto nel soggetto conoscente: l’essemplo i. che de la umana essenzia è ne la divina mente (Dante); la qual cosa si debbe intendere non dell’esser vero, ma dello i. (Varchi). ◆ Avv. intenzionalménte, con intenzione, di proposito, deliberatamente: ha intenzionalmente omesso di nominarlo; un danno procurato intenzionalmente. Ant. (con riferimento al sign. 2), come specie intenzionale, cioè come immagine o forma: queste cose visibili ... vengono dentro a l’occhio – non dico le cose, ma le forme loro – per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente, sì quasi come in vetro transparente (Dante).