integrato
agg. [part. pass. di integrare]. – 1. a. In genere, che ha subìto un’integrazione, che è stato completato delle parti mancanti, o accresciuto con elementi aggiunti, oppure che è costituito di parti più o meno organicamente interconnesse: economia, industria i.; sistema i. di produzione; un testo, un passo i. (delle parti di cui era stato tramandato mutilo). b. Nelle forze armate, di esercito formato con il concorso di truppe di diversa nazionalità (con partic. riferimento storico a quello costituito in Europa nel secondo dopoguerra dai paesi aderenti all’Alleanza atlantica); per estens., comandi i., stato maggiore i., ufficiali i., facenti parte di tale esercito. 2. Entrato a far parte integrante di un insieme, inserito completamente in una comunità, in un ambiente sociale, politico, religioso, culturale: immigrati, lavoratori perfettamente, o scarsamente, i. (nei paesi, nei luoghi, negli ambienti in cui si sono trasferiti); un gruppo etnico allogeno interamente i.; sentirsi, non sentirsi i. (anche, in senso polemico o riduttivo, di chi ha finito con l’accettare, per necessità o per opportunismo, le concezioni e i valori di una società o di un sistema che prima avversava). Raro in senso più astratto, fuso insieme, formante un tutto: la menzogna era perfettamente i. alle sue abitudini. 3. Con accezioni specifiche: a. In matematica, equazione (differenziale) i., risolta mediante operazione d’integrazione. b. In elettronica, circuito i., circuito i cui elementi, sia attivi sia passivi, sono realizzati con procedimenti fisico-chimici a partire da un’unica piastrina, molto piccola, di materiale semiconduttore, permettendo così di ottenere un’elevata densità di componenti (transistori, resistori, diodi, ecc.). c. Ottica i., estensione della tecnica costruttiva dei circuiti elettronici integrati alla realizzazione di componenti e dispositivi ottici, quali guide di luce, modulatori acustoottici, analizzatori di spettro, ecc.