intasare
v. tr. [der. di taso]. – 1. Propr., chiudere col taso (e nell’intr. pron., chiudersi o coprirsi di taso). Per estens., nell’uso com., ostruire con materiale o depositi varî un condotto o un’apertura: i rifiuti hanno intasato lo scarico della vasca; i. un foro di mina; anche, provocare un ingorgo, un’interruzione nel movimento di veicoli nelle strade: la lunga e irregolare manovra dei due autocarri aveva intasato il traffico. 2. intr. pron. Otturarsi, ostruirsi di una tubazione, di un condotto, di un’apertura e sim., per depositi solidi, corpi estranei, sudiciume, ecc.: s’è intasato il tubo di scarico; dev’essersi intasato il carburatore. In partic., del naso che, per infiammazione, rinite, raffreddore, si chiude in modo da non consentire la respirazione. Del traffico, o delle strade, subire un intasamento. ◆ Part. pass. intasato, anche come agg., otturato, ostruito, ingorgato: la conduttura è intasata; le vie del centro erano intasate di gente e di automobili; avere il naso intasato (e riferito alla persona stessa, con lo stesso sign.: sono tutto intasato).