intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire un i.; decorare a intarsio. Il termine è in genere sinon. di tarsìa, ma si adopera di preferenza per la tarsia in legno, con tasselli di legname di diversa qualità, lamine metalliche, scaglie di madreperla, ecc. b. L’opera stessa, l’oggetto intarsiato: un finissimo intarsio. 2. Tipo di ricamo di applicazione, nel quale i diversi tessuti vengono inseriti l’uno nell’altro invece di essere sovrapposti. 3. In odontoiatria, tipo di otturazione effettuata nel caso di cavità dentarie molto grandi, o quando si debba procedere alla esatta ricostruzione anatomica di una parte della corona, oppure quando sussistono particolari necessità estetiche: consiste nel ricostruire, con metalli o resine, la porzione mancante del dente, che viene poi applicata a questo con speciali sostanze adesive. 4. Gioco enigmistico consistente nell’introdurre una o più parole spezzate entro un’altra parola, pure spezzata, in modo da ottenere una nuova parola; per es.: FagI0LO (l’ago entra nel filo), DEMOraLIzzaZIONE (razza messa in demolizione). L’intarsio applicato a una frase dà la frase intarsio; per es.: FInte AMMAlate = fiamma latente.