insufficienza
insufficiènza s. f. [dal lat. tardo insufficientia]. – 1. a. L’essere insufficiente, per quantità, numero, qualità, capacità di contenere, ecc.: i. di viveri; i. dei salarî; i. di mezzi per affrontare un’impresa; i. dei rimedî adottati; i. delle aule in un edificio scolastico; respingere una domanda per i. di documentazione; i. di preparazione di un candidato e, per estens., l’i. del candidato. Nel diritto processuale penale, i. di prove, formula di assoluzione che in passato era adottata dal giudice quando le prove a carico dell’imputato non erano sufficienti per un giudizio di colpevolezza (secondo il codice vigente l’assoluzione è invece con formula piena anche quando la prova sia insufficiente o contraddittoria). b. Con sign. più concreto, lo stato, la condizione, il difetto di ciò che è insufficiente: vi sono preoccupanti i. nell’armamento delle truppe; il candidato ha rivelato gravi i. di preparazione. In partic., nel linguaggio scolastico, classificazione con voto inferiore ai 6/10 (o più genericam. al minimo richiesto per l’approvazione, o giudizio comunque negativo): assegnare, riportare un’i., varie insufficienze. 2. Incapacità, inadeguatezza di cose o di persone rispetto a un fine, a una necessità, a una funzione da espletare e sim.: l’i. del governo a fronteggiare la situazione; l’i. delle leggi; disagio economico provocato dall’i. degli organi amministrativi; riconoscere la propria insufficienza. In medicina, incapacità di un organo, o di una sua parte, o anche di un intero apparato, a espletare integralmente le proprie funzioni e ad adeguarle a un’eventuale maggiore richiesta dell’organismo: i. cardiaca, renale, pancreatica, epatica; i. valvolare; i. circolatoria, respiratoria. In psichiatria, i. mentale, condizione dovuta a incompleto sviluppo delle facoltà intellettive.