instante
(meno com. istante) agg. e s. m. e f. [part. pres. di instare], letter. – 1. agg. Che incombe, che grava sopra, imminente: E questa opera fu del vecchio Atlante Di cui non cessa la pietosa voglia Di trar Ruggier dal gran periglio i. (Ariosto). 2. agg. Insistente, ripetuto più volte, detto soprattutto di richiesta o sim. con cui si tende a ottenere qualcosa: domande, preghiere i.; con i. suppliche. 3. s. m. e f. Chi presenta un’istanza a un’autorità civile o giudiziaria: accogliere la domanda dell’i.; tenuto conto delle condizioni economiche dell’instante. In questo sign., è più com. la forma istante, con cui si indica in partic., nel linguaggio forense, l’attore nel giudizio civile. ◆ Avv. instanteménte, con insistenza: domandandone ella molto instantemente (Boccaccio); fu necessitato chiedere instantemente aiuto a’ Fiorentini (Machiavelli); anche al superl.: pregando instantissimamente il Duca (Bembo).