insourcing
s. m. inv. Committenza di beni o servizi all’interno di un ente, una società o un gruppo aziendale, mantendo il controllo sulle fasi operative e sulle competenze. ◆ Il giro d’affari mostra un lieve incremento per la capogruppo (55,9 miliardi, +0,7%) e uno più consistente a livello consolidato (89,9 miliardi, +13,6%) dovuto, però, «all’avvio dell’attività di insourcing della produzione prima linea donna e uomo» che in passato erano affidate a Dei Mattioli e Redaelli. (Maria Silvia Sacchi, Corriere della sera, 3 luglio 2000, p. 24, Economia) • Giancarlo Cimoli presenterà al cda il nuovo piano industriale, che illustrerà alle banche (è stato annunciato ieri) dalla prossima settimana. Quanto al testo concordato mercoledì con i sindacati, vi si legge di «[…] introduzione od implementazione di modelli di polivalenza professionale per il personale di terra». Tali modelli saranno finalizzati, «a titolo esemplificativo, a insourcing di attività, incremento di volumi di attività per terzi, prestazioni di servizi da terzi». (Luigi Grassia, Stampa, 14 ottobre 2005, p. 19, Economia) • Il call center è come una fabbrica, in cui tutti gli operatori lavorano da soli, davanti a un computer, con cuffia telefonica e microfono incorporato, senza un progetto, e soprattutto senza un capo, coinvolto nell’attività professionale, ma solo con un kapò che gestisce i flussi verso la latrina. […] Per diventare un’industria, i lavoratori devono essere assunti, ma non basta, bisogna fare l’insourcing, la marcia indietro sulle terziarizzazioni, e ogni azienda professionale gestirà direttamente il suo call center, facendolo diventare la palestra formativa per i manager. (Vittorio Ravà, Libero, 27 agosto 2006, p. 27, Economia).
Dall’ingl. insourcing, a sua volta composto dalla prep. in (‘dentro’) e dal s. sourcing (‘risorsa’).
Già attestato nella Repubblica del 29 aprile 1994, Affari & Finanza, p. 1.