insigne
agg. [dal lat. insignis (comp. di in-1 e signum «segno»), propr. «che si distingue per un segno particolare»]. – In senso proprio (letter. e raro), che ha qualche segno o caratteristica per cui si distingue: fanciulle Di nera treccia insigni (Foscolo). Nel linguaggio com., di persona che si distingue per particolari doti, o per l’eccellenza delle opere, tale quindi da godere o meritare larga stima (indica sempre la presenza di un valore intrinseco nella persona, di meriti reali, indipendentemente dalla fama, che può anche mancare; differisce perciò da famoso, celebre, illustre, che, al contrario, alludono particolarm. alla notorietà della persona, cui possono talvolta non corrispondere meriti effettivi): un letterato, uno studioso, un filosofo i.; un i. pittore; un i. latinista; un i. scienziato; determinato da complemento: un uomo, una donna i. nelle lettere, o i. per dottrina, per bontà, per civili benemerenze. Analogam.: una città i. per memorie e tradizioni storiche; un monumento, un’opera i.; chiesa, basilica i., per privilegi, opere d’arte, reliquie, ecc. (talora usato assol., come titolo onorifico: l’i. basilica, l’i. collegiata). Di altre cose, con sign. più generico, segnalato, grande, straordinario: ha reso i. servigi al suo paese; avere acquisito i. meriti; un’antica accademia celebrata per memorie insigni. Talora in tono iron.: un ladro, un furfante i.; un i. imbecille; è un’i. bruttura.