iniquita
iniquità s. f. [dal lat. iniquĭtas -atis]. – 1. a. Mancanza di equità, ingiustizia: l’i. di una legge, di una sentenza; ho amato la giustizia, odiato l’i., perciò muoio in esilio, traduz. della frase lat. dilexi iustitiam et odivi iniquitatem, propterea morior in exilio attribuita al papa Gregorio VII morente (a. 1085). Con sign. concr., azione iniqua, ingiusta: è una vera iniquità! b. Malvagità, scelleratezza: dovrà rendere conto della sua i.; avete ubbidito all’i., non curando ciò che il dovere vi prescriveva (Manzoni). c. Atto malvagio, azione scellerata: è uomo capace di ogni i.; si sono macchiati delle più atroci i.; che i., maltrattare così un povero vecchio!; per estens., espressione scellerata: non voglio ascoltare queste iniquità! Nel linguaggio biblico e ascetico, è termine frequente per indicare peccato che offende gravemente Dio. 2. letter. a. Ostilità, contrarietà, con riferimento a momenti storici non favorevoli a virtù e a generosità d’animo: in tanta i. di tempi l’onestà e la sincerità erano pericolose; oppure a situazioni, avvenimenti, condizioni (anche climatiche, atmosferiche) sfavorevoli, inclementi: lottare contro l’i. della sorte; era difficile difendersi dall’i. della stagione. b. Odio, ira rabbiosa: a che tra voi, con tanta i., tanto contrasto? (Caro).