inidentificato
p. pass. e agg. Non identificato, che non è stato possibile conoscere e identificare. ◆ Il 9 aprile infatti, due giorni prima dell’intercettazione sulla finale Juventus-Real, Abou Rabah, alias Hamza, conversando con un interlocutore rimasto inidentificato ma dalla forte inflessione algerina, si raccomanda: «Sai una cosa? Ascolta... quando contattiamo il numero di quell’appartamento e discutiamo, cerchiamo di discutere di calcio, di partite, perché ho il presentimento che quella linea telefonica è al 90% sotto controllo». (Ulderico Munzi e Carlo Bonini, Corriere della sera, 27 maggio 1998, p. 13) • L’infanzia impossibile è quella [...] di chi viene subissato di beni materiali ma si ritrova poi solo con mostri inidentificati. (Maria Stella Conte, Repubblica, 6 gennaio 2001, p. 26, Cronaca) • più le società sono frammentate, inidentificate, caotiche, più gli esseri umani hanno bisogno d’amore. (Stampa, 18 luglio 2004, p. 23, Spettacoli).
Derivato dal p. pass. e agg. identificato con l’aggiunta del prefisso in-, ricalcando l’ingl. unidentified.
Già attestato nella Stampa del 26 giugno 1994, p. 15, Spettacoli.